Di Federica Candido

In Spagna la nuova legge sull’istruzione, denominata “LOMLOE” (Ley Orgánica de Modificacion de la LOE-Ley Organica de Educacion) e nota anche come Legge Celaá (dal nome del ministro dell’Istruzione del PSOE-Partido Socialista Obrero Español), è stata approvata il 29 dicembre 2020 ma diventerà operativa a partire da settembre, all’avvio dell’anno scolastico 2022/2023.

Vasto e ricco di sfaccettature è stato il dibattito che ne è scaturito all’interno del mondo culturale e politico spagnolo. Negli scorsi numeri abbiamo tentato di darne conto.

È una legge ampia che tocca aspetti delicati, in primis quello linguistico, che richiederebbero tempo e spazio proporzionati per poter essere affrontati e discussi
adeguatamente.

L’ambito relativo all’insegnamento della religione, che a noi interessa più da vicino, è quello che ha suscitato più reazioni.

La legge Celaá si propone di istituire un sistema giuridico rinnovato nel settore dell’istruzione al fine di aumentare le opportunità educative e formative dell’intera popolazione studentesca, ridurre la segregazione degli studenti e rafforzare la competenza digitale. Ampio spazio all’interno della LOMLOE – come si sottolinea nelle premesse – è conferito al ruolo dei valori e dell’etica sulla scorta dei principi enucleati nell’Agenda 2030. Responsabilità individuale, educazione alla pace e alla non violenza, educazione affettivo-sessuale, educazione alla sostenibilità e alla transizione ecologica, rispetto delle altre culture sono solo alcuni dei termini di riferimento a partire dai quali la legge è stata scritta.

Il mondo conservatore, tuttavia, definisce la LOMLOE una legge ideologica i cui obiettivi sono educare gli studenti con teorie “gender free”, cancellare l’insegnamento della religione e abolire il castigliano (ovvero lo spagnolo) come lingua veicolare nelle scuole. La riforma,
infatti, è stata fortemente contrastata dal mondo della destra che teme la messa in crisi del diritto da parte dei genitori di decidere l’educazione da impartire ai propri figli e la cancellazione della libertà di proporre un’educazione cattolica. La LOMLOE, difatti, ha tagliato i finanziamenti alle cosiddette scuole “concertadas”, ossia scuole private, gratuite per le famiglie ma sovvenzionate dai governi regionali, che sono per la maggior parte cattoliche.

L’altro punto che ha suscitato veementi critiche (basti ricordare che sono state raccolte oltre un milione e trecentomila firme contro la Legge Celaá) riguarda l’insegnamento della religione che, secondo alcuni interpreti, verrà via via abolito.
Il 15 aprile 2022, la Conferenza Episcopale Spagnola ha comunicato che solo il 48% dei bambini e ragazzi iscritti a scuole pubbliche frequenta l’ora di religione, mentre il 52% frequenta lezioni di materie alternative.
Nelle non statali, invece, le adesioni sono significative: le percentuali di alunni iscritti all’ora di religione aumentano di fatto nelle scuole private (75%) o paritarie (quasi il 90%): questa controtendenza deriva, come affermato precedentemente, dal fatto che la maggior parte degli istituti non statali spagnoli sono di matrice cattolica.
Di fronte a questo panorama, eterogeneo e diversificato, il testo della legge afferma che l’insegnamento classico della religione non farà più media e che non dovrà essere eventualmente sostituito da un’altra materia da chi decide di non seguirlo.
Vedremo, a partire dal prossimo autunno, la sua declinazione concreta nelle scuole spagnole. Uno dei primi problemi comincia già da ora a profilarsi e ad imporsi: cosa faranno le studentesse e gli studenti che sceglieranno di non avvalersi dell’insegnamento di religione?

Per approfondire:

https://documentos.anpe.es/ANPE_LOMLOE/168/

https://www.eldiario.es/sociedad/prohibido-ensenar-nadie-alumnos-no-elijan-religion_1_9135582.html

https://www.laopiniondemurcia.es/comunidad/2022/07/26/educacion-sube-1-5-numero-70856606.html

https://www.magisnet.com/2022/07/madrid-impartira-el-horario-minimo-de-valores-civicos-que-establece-la-lomloe/

https://www.religionenlibertad.com/polemicas/488796260/escuelas-catolicas-valencia-lomloe-religion.html

https://www.eldiario.es/comunitat-valenciana/opinion/nueva-ley-educacion-competencias-religion_129_9194705.html

https://www.conferenciaepiscopal.es/comunicado-sobre-curriculos-de-religion-catolica/

https://www.hispanidad.com/sociedad/educacion-hablan-obispos-no-hay-calidad-educativa-sin-reconocer-clase-religion-catolica_12035640_102.html

https://www.eldebate.com/educacion/20220726/60-familias-piden-religion-no-hay-partido-tenga-esos-porcentajes.html

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