Care lettrici e cari lettori, la redazione di EREnews ha lungamente discusso negli ultimi mesi, in coordinamento con il comitato scientifico, la linea scientifica e l’orizzonte culturale del nostro bollettino, ideato e gestito per quasi vent’anni dal Prof. Pajer che, anche in questa occasione, ringraziamo.
Questo numero di EREnews rappresenta per noi un primo, importante, tassello che si inserisce in un progetto più ampio: quello di incentivare la riflessione, di informare, di approfondire le diverse posizioni e di accendere un dibattito sul tema “scuola pubblica e insegnamento delle religioni in Italia e in Europa”.
Favorire il dibattito e l’approfondimento su queste tematiche, coinvolgendo sia gli addetti al mestiere ch e l’opinione pubblica, è secondo la redazione tanto attuale quanto urgente, soprattutto in seguito al l’approvazione dell’emendamento Rampi al decreto legge riguardante misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID
19, in materia di vaccinazioni anti SARS CoV 2, di giustizia e di concorsi pubblici, che equipara i laureati in Scienze delle Religioni a quelli in Scienze storiche, in Scienze filosofiche e in Antropologia culturale ed etnologia
https://temi.camera.it/leg18/provvedimento/d l 44 2021 decreto covid aprile 2021.html ). Di questo argomento abbiamo parlato nel precedente numero di ERE e presenteremo ancora uno strascico delle polemiche susc itate in questa nuova uscita del bollettino.
Confrontandoci più volte in redazione e con il comitato scientifico, riteniamo che i risultati di questa equiparazione saranno probabilmente tre:
1. Una maggiore appetibilità del corso di laurea magistrale in Scienze delle Religioni per gli studenti iscritti ai percorsi di laurea triennale.
2. Un’immissione consistente di esperti in Scienze delle religioni nella scuola che andranno ad insegnare materie letterarie, geografia, storia e filosofia in tutte le scuole secondarie di primo e secondo grado.
3. Una consequenziale maggiore attenzione nei confronti delle religioni e del fatto religioso nell’insegnamento di alcune materie.
L’idea a partire dalla quale intendiamo far innestare il dibattito e il confronto (innanzitutto grazie agli approfondimenti delle sezioni monografiche di EREnews nei prossimi numeri) è la riflessione sull’insegnamento della religione in Italia.

La redazione sente la necessità di fare il punto della situazione in relazione a quello che definisce il “caso italiano”. Intorno a questo tema sono state avanzate proposte di riforma su cui EREnews intende promuovere una discussione aperta.
Riteniamo importante quindi consacrare questo e i prossimi numeri a preparare il terreno di un dibattito sulla legislazione, sulla ricerca scientifica, sulle proposte e sulle sperimentazioni che, negli anni, si sono susseguite.
Qual è il “posto” delle religioni nella scuola pubblica e laica? Perché può essere utile parlare di religioni e di storia delle religioni a scuola? In che modo bisognerebbe farlo?
Il mondo della scuola (dai docenti curriculari e di IRC ai dirigenti scolastici), gli studiosi accademici, le istituzioni, i rappresentanti dei corsi di laurea in scienze delle religioni delle varie università italiane sono chiamati a confrontarsi su tali tematiche. Pertanto, a partire da tali premesse e da queste esigenze, EREnews 3(2022) risulta
così strutturato:

  • rassegna stampa italiana e internazionale legata ai temi della laicità,
    dell’insegnamento della religione e delle religioni;
  • novità editoriali e informazioni circa convegni e seminari sui medesimi temi;
    un articolo di informazione sull’insegnamento della religione cattolica in Italia
    e in Europa;
  • una rilettura critica, dieci anni dopo la sua pubblicazione, de “La materia
    invisibile” di A. Saggioro e M.C. Giorda;
  • Nell’ambito dello spazio dedicato all’insegnamento delle religioni e della
    religione in Europa, un approfondimento dedicato al sistema scolastico della
    Scozia.

La redazione è al lavoro per far sì che i prossimi numeri, oltre a proporre approfondimenti legati alla tematica “scuola e religioni”, indaghino anche altre proposte di insegnamento delle e sulle religioni nella scuola pubblica . Il nostro intento non è concentrarci unicamente sull’analisi dello stato attuale dell’insegnamento della religione a scuola quanto, prendendo consapevolezza della materia che trattiamo a partire da un puntuale status quaestionis, provare ad immaginare confrontandoci anche con il panorama europeo e con le esigenze culturali del mondo in cui viviamo orizzonti nuovi e pratiche alternative (e innovative).
Sono stati mesi di concertazione e di confronto che per noi della redazione risultano essere passaggi fondamentali in questo momento di “traghettamento” per EREnews da una linea editoriale all’altra.
Ci scusiamo con i lettori per il ritardo accumulato e vi chiediamo di far sentire la vostra voce rispondendo al sondaggio allegato alla mail con cui avete ricevuto questo numero. Vogliamo capire se stiamo procedendo nella giusta direzione, se le sezioni della rivista rispondono ai vostri interessi.
Se avete correzioni, critiche o suggerimenti scriveteci al nostro indirizzo e mail:
erenews@uniroma3.it
Buona lettura!

Federica Candido
Francesco Carta
Sara Giorgetti
Filippo Mariani
Giulia Nardini
Michele Trabucco

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